mercoledì 6 luglio 2011

La Galizia? E dov'è?

Spenderò poche righe per descrivere geograficamente la Galizia, giusto per capire "dove siamo". Si trova nella zona nord occidentale della Penisola Iberica, confina a sud con il Portogallo, a est con Asturias e Castilla e Leon, e a nord-ovest è circondata dall'Oceano (Atlantico e Mar Cantabrico). E' una Comunità autonoma della Spagna, ed è suddivisa in quattro province: A Coruña, Pontevedra, Lugo e Ourense. Ha più di 1500 km di costa, tra las rias altas, costa da morte e rias baixas. Per appofondimenti rimando a wikipedia.

Non ha nulla a che vedere con lo stereotipo che la maggior parte degli italiani hanno della Spagna, ovvero sangria, bermuda e infradito, cappello da messicano in testa, caldo afoso, feste tipo happy-hour in spiaggia (mi fa quasi senso "pronunciare" quel binomio di parole qui...). Di feste in Galizia ce n'è ancora di più, e quante cose buone da mangiare, e vini eccezionali... ma è una regione atlantica, quindi fa più fresco che al sud o all'est di Spagna, è molto verde, c'è acqua da tutte le parti: ruscelli, torrentelli, fiumi.
Praia de Barreiros, rias altas.

De camiño entre Laxe e Camelle, costa da morte.
Io quando penso a Galicia, vedo i cieli tersi di colore blu intenso delle sue giornate di sole. E' una terra che è stata temprata dagli elementi della natura: la forza impetuosa dell'oceano embravecido, i venti freddi dell'inverno sulle zone costiere, las mareas vivas, le rocce granitiche megalitiche che si incontrano ovunque, alcune come se fossero piovute dal cielo, come la pioggia, che innaffia spesso e abbondantemente ogni piccolo appezzamento di terreno, ogni bosco, ogni paesino (aldea) e città.  Temprata e provata anche dal fuoco dei mumerosi incendi, spesso dolosi, che distruggono ettari di boschi ogni anno. Questa lotta fra le forze della natura, ha creato paesaggi indescrivibili, preservati dalla contaminazione del turismo di massa e dalla cementificazione proprio per l'isolamento geografico e la mancanza, fino a poco tempo fa, di grandi vie di collegamento con il resto della penisola. E speriamo che continui così...

Bueno, o mesmo vale por Italia, pola que gastarei aínda menos palabras. Italia non é so pizza-spaghetti-maccheroni-mafia-mozzarella :-), e o noso actual primeiro ministro, primeiro en moitas cousas... pola maioría  malas. E' quizais o mais pequeno Pais europeo, que leva polo seu interior unhas multitudes de "pobos", o lo que queda délos, e pódese ver polas diferentes historias, polas tradicións culinarias típicas de cada rexión, 20, polos diferentes dialectos (cada rexión ten o seu), pola música (tan a antiga como algo de la nova), pola arte, a cultura e a historia milenaria. Temos marabillas naturais como uns parques nacionais, os Alpes, os Appenninos que atravesan lo stivale (a bota) de norte a sur, as illas, o mar.

E aínda, temos algo que nos fa irmáns: a emigración nun tempo, a fuga da miseria para atopar un traballo, o nosos avós deixando a familia, as avoas tirando pa diante crecendo soas os fillos, a solidariedade entre os que nada teñen. Di un refrán: "nada pode perder, quen nada ten de seu".

Bon, levamos pa diante este tandem-blog.

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